La razionalità e la coscienza non assolute lasciano spazio all’urgenza del suggerito, dell’abbozzato, espressi attraverso la semplicità essenziale del mezzo usato, grafite o pennarello, che è essa stessa un fine in sé legante di tutto il lavoro, come anche l’operazione di ingrandimento del minuscolo che diventa un diario personale ma anche archetipico, quindi collettivo e inconscio per definizione.
Andrea Nardi
