sabato 6 ottobre 2007

,l'eventuale fioritura di certi valori morali,



“E Adesso? Mi Diressi verso la zona commerciale di Parkington e dedicai l’intero pomeriggio ( il tempo si era schiarito , la città bagnata era come argento-e-cristallo) a comprare cose belle per Lo. Dio mio, che acquisti dissennati scaturiscono dall’acuta predilezione che Humbert aveva a quei tempi per le stoffe a quadretti, il cotone colorato, le gale, le maniche corti a palloncino, le morbide pieghettature, i corpetti aderenti e le gonne generosamente ampie! Oh Lolita , tu sei la mia ragazza, come Vee era quella di Poe e Bea quella di dante-e quale ragazzina non vorrebbe fare la giravolta con una gonna piroettante e un paio di mutandine succinte?


Un’altra donna molto più vecchia con un vestito bianco e il fondotinta, parve singolarmente impressionata dalle mie conoscenze in fatto di moda infantile; magari avevo per amante una nana;così quando mi mostrò una gonna con due tenere tasche sul davanti, le feci con intenzione un’ingenua domanda maschile e fui premiato con una sorridente dimostrazione sul funzionamento della cerniera posteriore. Poi me la spassai con ogni genere di braghette e mutandine- fantasmi di Lolita in miniatura che danzavano, cadevano, volteggiavano sul bancone.Concludendo l’affare con un casto pigiama di cotone nel popolare stile garzone di macellaio. Humbert, il popolare macellaio.”

Vladikmir Nabakov, Lolita, 1955

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